La genetica forense al servizio della persona fragile
siamo particolarmente lieti della vostra presenza per la seconda volta in Sicilia, oggi a Messina, per il 29° Congresso GeFI.
È un grande onore per noi del settore di medicina legale del Dipartimento BIOMORF dell'Università di Messina, organizzare quest'altro incontro del Gruppo e siamo grati al Presidente, Prof. Paolo Fattorini ed al Consiglio Direttivo dei Genetisti Forensi Italiani. Anche in questa occasione, come consuetudine, la scelta degli argomenti va di pari passo con l'evoluzione delle conoscenze tecnico-scientifiche, in una fase storica caratterizzata dal rapido espandersi degli ambiti di applicazione della genetica, anche nel settore forense e dall'enorme interesse della società, sempre affascinata dal potere identificativo della persona, sia per quanto attiene alla definizione dei rapporti di parentela, che per quanto concerne le investigazioni criminalistiche, spesso al centro del "contraddittorio" processuale, cardine metodologico del "giusto processo".
Sulla base di tali premesse, quindi, è stato definito un programma congressuale al fine di raccogliere l'attualità e le prospettive dell'analisi genetica forense, anche dal punto di vista giuridico (giudiziale e dottrinale), con particolare riferimento a procedimenti/processi coinvolgenti persone fragili/indifese/vulnerabili.
Ciò rende ancor più stimolante ed "alto" il compito del genetista forense nel contribuire a definire e, quindi, ad osservare il "metodo" nella applicazione condivisa di regole tecnico- scientifiche atte a produrre quell'efficacia probatoria, decisamente orientativa e talora determinante l'identificazione di realtà riguardanti diritti della persona riconosciuti e garantiti dalla Costituzione.
I temi che verranno trattati saranno un momento di importante aggiornamento e controllo di dati che, specie negli ultimi anni, sono stati ottenuti anche grazie al rilevante contributo della Genetica Forense Italiana.
Avremo con noi
giuristi ed esperti che apriranno il Congresso con una tavola rotonda illustrando i cambiamenti per le attività del genetista forense introdotti nell'ordinamento dalla "riforma Cartabia", colleghi impegnati nella ricerca biomolecolare e soprattutto nella ricerca su marcatori genetici di interesse forense, con la rappresentazione, anche da parte di esperti istituzionalmente addetti ai riscontri di "prima linea", della evoluzione delle strategie applicative di essi marcatori ai casi di interesse propriamente giudiziario riguardanti episodi di violenza nei confronti di soggetti fragili.
È prevista un'importante sessione su innovazione e limiti applicativi introdotti dalle analisi NGS per casi anche "difficili" e dalle tecniche di DNA phenotyping per la ricostruzione dell'identikit somatico dal punto di vista molecolare.
Come di consueto, sarà dato spazio alla presentazione dei risultati dei progetti collaborativi del Gruppo e rilievo alla comunicazione di studi scientifici originali, nell'ambito di una sessione dedicata ai "giovani ricercatori", previa selezione dei contributi, anche allo scopo di premiare il migliore tra essi da parte del Direttivo.
Concluderà il Convegno una sessione dedicata al significato dell'activity level nelle sue varie fasi: dalla gerarchia delle proposizioni, al processo analitico e, quindi, all'interpretazione degli esiti rispetto alle finalità probatorie.
Il programma, pertanto, si presenta innovativo, stimolante e completo e di ciò siamo grati ai relatori che hanno manifestato la loro affettuosa disponibilità.
Con le Istituzioni che hanno fornito il loro patrocinio e con quelle dalle quali abbiamo ricevuto anche contributo e supporto, Vi diamo il benvenuto nella città di Messina, porta della incantevole Sicilia.
gli organizzatori
Alessio Asmundo
Daniela Sapienza
Patrizia Gualniera
Elvira Ventura Spagnolo
Cristina Mondello
Ogni partecipante in regola con la quota di iscrizione al Congresso potrà presentare un unico contributo.
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